E’ stata archiviata nei giorni scorsi dal Tribunale di Trento l’inchiesta aperta sulla vicenda di un anno fa, il 3 luglio come oggi, del crollo del seracco sul ghiacciaio della Marmolada che è costato la vita a undici persone.
Secondo quanto stabilito dal gip, secondo il risultato delle perizie tecniche, la frana è stato un evento imprevedibile, per cui non ci sono responsabilità attribuibili a qualcuno. Il crollo di una vasta porzione di ghiaccio è stato provocato dalle temperature elevate registrate in quella settimana, con punte fino a 10,7 gradi C in vetta, salite dalla metà di giugno, temperature che hanno fatto assottigliare il ghiaccio sulla grande montagna trentina di circa 7 centimetri al giorno, come risulta dall’esame degli strati più profondi del ghiacciaio.
Questa mattina al Passo Fedaia, vicino a Canazei, è stata celebrata una Messa in suffragio degli alpinisti morti nel seracco, alla presenza dei loro familiari che hanno posto una targa commemorativa. Tra loro molti sono certi che all’imprevedibilità del distacco della lastra di ghiaccio, avrebbe dovuto corrispondere un’opera di prevenzione.