Intervista a Mafalda, talentuosa fotografa di Milano, che risponde alle mie domande per settenews. Ho avuto l’onore di essere fotografata da lei piu’ di una volta e ti fa sentire davvero bella!
1. come hai iniziato la tua carriera di fotografa?
Ho iniziato a fotografare le mie compagne di scuola, avevo 12 o 13 anni: le pettinavo, le truccavo, le vestivo. Spendevo tutte le mie mancette del sabato in rullini e flash. Non seguivo criteri particolari: cercavo di immaginare come potessero apparire al meglio con piccole modifiche.
Alla fine, nelle mie intenzioni, dovevano essere sempre loro, ma più attraenti. E su questa strada sto continuando.
2. cosa ti piace di piu’ fotografare e perche’?
A me piacciono le facce, sono una ritrattista, in effetti. Mi piacciono le espressioni, la mimica, in genere la dinamicità che può esprimere un viso. M piacciono i gesti, i sorrisi moltissimo.
Ci sono persone che quando ridono diventano splendide, altre che parlano con gli occhi. Atre ancora che corrugano o aggrottano la fronte in modo inconsapevole e affascinante.
Un viso per me è una tela e la luce un pennello. Il contesto che lo circonda è la cornice e la macchina fotografica un’umile testimone. Le persone che fotografo sono i miei allenatori. Io imparo ogni giorno.
3. quali sono le tre caratteristiche che deve avere un buon fotografo?
Un fotografo che lavora con PERSONE deve avere un requisito fondamentale che è la pazienza. Poi la capacità di entrare in empatia con chiunque, di qualunque età.
E poi deve avere le idee abbastanza chiare su quello che ama fotografare. E per chiarirsi le idee bisogna fare foto, tante tante tante foto.
Se volete ammirare le sue opere, potete andare sul sito https://www.mafaldafoto.com
Annalisa Calanducci