Dopo le occupazioni e il ciclo di attivazioni, che continuerà ancora nelle prossime settimane, a Milano gli studenti questa mattina, venerdì 12 aprile, hanno dato vita ad un flash mob in piazza Cairoli davanti al Castello Sforzesco con uno striscione con scritto “Contro genocidio, scuola del merito e repressione”, spiegando le proprie richieste. Presenti collettivi e studenti delle scuole di Milano e anche del resto della Lombardia.
“A Milano stiamo occupando le nostre scuole e ci stiamo attivando con scioperi e manifestazioni in tantissime scuole anche nel resto della Lombardia per farci sentire e riprenderci finalmente la voce e lo spazio che ci spettano come studenti. Oggi abbiamo fatto un flash mob contro il genocidio a Gaza in sostegno al popolo e alla resistenza palestinese, contro la repressione che reprime ogni forma di dissenso e la scuola del merito, per costruire un’alternativa reale all’attuale sistema scolastico e per una società diversa”, spiega Emma Constadachi dell’Unione degli Studenti Milano.
“Come abbiamo ribadito anche nelle occupazioni, al modello di scuola esclusivo e classista di Valditara vogliamo contrapporne uno opposto, basato sul principio del diritto allo studio che deve essere garantito per tutti e tutte. Garantire il diritto allo studio vuol dire assicurare a chiunque un pieno accesso all’istruzione dal punto di vista economico, ma anche ripensare i programmi e le modalità didattiche a partire dagli interessi e dalle necessità di noi studenti, e tutelare al massimo la soggettività e il benessere psicologico di ognuno. In Italia oggi non viene rispettato il diritto allo studio di noi studenti e questo anche in Lombardia, dove la Regione continua ad incrementare sempre di più le spese per l’istruzione privata mentre le scuole pubbliche rimangono inaccessibili”, il commento di Alessandro Di Miceli, coordinatore regionale dell’US della Lombardia.
Gli studenti chiedono uno stanziamento di fondi bastevole ad assicurare la totale accessibilità di materiali scolastici e trasporto pubblico, l’istituzione di un reddito di formazione per tutti gli studenti lombardi, sportelli psicologici ed educazione sessuale garantiti in tutte le scuole, una legge sulla rappresentanza studentesca negli IeFP della regione e una conferenza regionale sul diritto allo studio in Lombardia, all’interno della quale venga discusso lo stato del diritto allo studio in Lombardia e di quali azioni intraprendere per garantirlo realmente.
Per le prossime settimane si annunciano nuove mobilitazioni.