Si è svolto questa mattina a Busto Arsizio un particolare momento celebrativo, per ricordare i 70 anni della Biblioteca comunale “G. B. Roggia”.
In Sala Monaco, vista la situazione epidemiologica, ha potuto essere presente un numero molto limitato di persone, tra cui il vicesindaco e assessore alla Cultura Manuela Maffioli, l’attuale direttrice Claudia Giussani, l’ex direttrice Loredana Vaccani, l’ex direttore della Biblioteca capitolare Franco Bertolli e uno dei figli del professor Roggia, Giorgio Roggia.
“Non abbiamo voluto rinunciare, anche se in forma assolutamente ristretta, a dedicare un momento alla settantesimo compleanno della nostra biblioteca. Un’occasione preziosa per dire grazie a chi ha facilitato la sua nascita, e il pensiero va al prof Gian Battista Roggia con immensa gratitudine, e a tutti coloro che in questi decenni hanno tenuto in vita, implementato, valorizzato quello che, da un sogno, è diventato uno dei punti di riferimento principali della cultura in città: luogo di sapere, di confronto, di incontro, di crescita e, con il grande sforzo dedicato ai più piccoli, di educazione alla cultura, strumento imprescindibile di elevazione degli individui”, ha detto il vice sindaco.
Come si legge in una nota, oggi la biblioteca, inaugurata il 13 novembre 1955, ha un bacino d’utenza che, comprendendo anche il Sistema Bibliotecario Intercomunale di cui è a capo, supera i 150mila abitanti. Il patrimonio librario è composto da oltre 215mila volumi, circa 4mila sono le pubblicazioni del Fondo Antico (di cui 32 cinquecentine e 42 manoscritti), mille e 500 i periodici, 8mila i documenti multimediali. La biblioteca garantisce anche l’accesso a migliaia di risorse digitali (edicola italiana e straniera, ebook, banche dati, audiolibri, film).
Nel 2019 i prestiti sono stati 123.475, gli utenti 6909 di cui 1768 nella fascia 0 – 14 anni, e 5082 fascia 15 – 66 anni.