Non sono mancati nei giorni scorsi alcuni commenti e polemiche, a proposito del recente rifacimento del fondo del canale Villoresi.
Numerose le persone che hanno criticato la copertura utilizzata dai gestori del canale, che risulta di colore scuro, come una passata di asfalto per autostrade. (https://www.settenews.it/autostrada-o-canale-asfalto-impeccabile-a-busto-garolfo/)
Ma in risposta a chi grida allo scandalo ambientale, è stato diffuso in questi giorni un commento da parte di un cittadino, Simone Lunghi, via social, che fornisce una diversa spiegazione a proposito dell’intervento del Consorzio Villoresi, mirato all’impermeabilizzazione del canale.
“Nei commenti contro l’intervento si citano parole come agricoltura sostenibile, transizione ecologica e, soprattutto, si offendono persone che hanno operato per il miglioramento delle condizioni ecologiche del sistema Navigli. Ho chiesto informazioni e ho scoperto che si tratta di un progetto che non soltanto è stato approvato dalla comunità europea, ma che è stato anche finanziato con i soldi della comunità europea. Il materiale per cui si è gridato allo scandalo non è asfalto ma è un composto particolare, che è stato testato e approvato dal punto di vista ecologico e di salute pubblica”.
Quanto all’acqua del canale che risulterà scura, per via del fondale, secondo Lunghi è meglio così piuttosto che scura per il proliferare delle alghe.
“Il Villoresi ha posto fine ad una scarsa fertilità di quella pianura, fortemente drenante, definita alta. Il rendimento agricolo di 100mila ettari di terreno in tre anni passò da mediocre a eccellente. Essendo il primo e unico uomo che ha navigato, in modalità no oil, su tutti i Navigli, compreso il Villoresi (che non è un naviglio) che circondano Milano pagaiando per oltre 200 km e trasformando Milano in una specie di isola nel bel mezzo della pianura Padana, vi posso testimoniare che tutto il Villoresi ha il fondale formato da lastroni di cemento proprio perché, ripeto, il terreno è talmente drenante che l’agricoltura in quelle zone era quasi inesistente due secoli fa. In ogni paese a Nord di Milano troverete infatti via Eugenio Villoresi venerato quasi come un “padre della patria”, che trasformò con il suo progetto visionario l’economia di un territorio”.