E’ successo in questi giorni a Milano: i Carabinieri del Comando Provinciale hanno denunciato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina due persone, originarie del Bangladesh, rispettivamente di 49 e 51 anni, che ospitavano trentatré cittadini extra comunitari, di cui ventotto clandestini. Uno dei denunciati era già gravato da precedenti specifici di polizia.
Dopo aver effettuato alcuni accertamenti in un appartamento in una via traversa di via Padova, in zona Loreto, i militari hanno controllato un alloggio al quinto piano, un bilocale di un condominio, in cui sono state trovate ventiquattro persone: tutti uomini, bangladesi, quarantenni ed un minore di 15 anni non accompagnato, di cui venti clandestini, stipati in circa 50 metri quadri tra uno stanzone e un cucinino, con mobilio di fortuna, letti a castello e materassi per terra, in condizioni igienico-sanitarie assolutamente precarie.
La perquisizione è stata estesa anche ad un minimarket, vicino alla Stazione Centrale, gestito da uno dei due uomini che avevano, di fatto, disponibilità della casa, sebbene in assenza di un titolo formale. Nel magazzino seminterrato del negozio sono stati trovati altri otto cittadini bangladesi, clandestini, tutti stipati, gli uni accanto agli altri nei sacchi a pelo, in circa 10 metri quadri del magazzino, la cui porta era chiusa dall’esterno con un catenaccio.
I giovani migranti erano pronti a partire: momentaneamente radunati in condizioni disumane, in attesa di essere trasportati lungo le rotte di terraferma dei trafficanti nell’Europa Continentale. Sono in corso le indagini dei Carabinieri e della Procura di Milano per ricostruire tragitti e modalità della tratta di clandestini, eventualmente riconducibile a strutture criminali organizzate.