Sono stati ricevuti questa mattina, venerdì 18 febbraio, dal sindaco di Legnano, Lorenzo Radice, i lavoratori della Emerson di Rescaldina, ai quali è stata prospettata la chiusura della loro fabbrica a dicembre di quest’anno. Quindi la perdita del posto di lavoro per centoventi persone.
La scorsa settimana i lavoratori, di uno dei siti produttivi più grandi ed importanti del territorio, erano stati ricevuti dal sindaco di Rescaldina, Gilles Ielo, che oggi li ha accompagnati ad incontrare Radice, con un corteo che ha sfilato da piazza Monumento fino a Palazzo Malinverni. Radice è andato incontro ai lavoratori in piazza San Magno, quindi ha ricevuto una loro delegazione in municipio, per fare insieme il punto della situazione.
Alla luce della volontà della Emerson di delocalizzare la produzione in Germania e in Indonesia, senza preavviso e ragioni valide apparenti, i lavoratori chiedono due cose: un ripensamento da parte della direzione, o la riorganizzazione del sito di Rescaldina. Due richieste che non mirano soltanto a salvare la Emerson e i suoi dipendenti, ma anche il territorio e l’intero “Paese Italia”. Come espresso dai lavoratori a Radice, non si tratta di crisi, ma di “strategia”, di scelte ben precise, a fronte di una serie di investimenti sbagliati. Ma agli errori si può rimediare, soprattutto quando il mercato è vivo, le commissioni non mancano, e la Emerson ha tutte le carte in regola, se serve, per far fronte ai cambiamenti e alle trasformazioni globali, legati al mercato, all’aumento dei costi di materie prime ed energie.
“Le crisi precedenti le abbiamo affrontate e risolte. L’eccellenza del nostro settore è in Italia. Le ragioni della direzione non stanno in piedi: questa non è crisi, è strategia: è tutto il nostro sapere che stanno portando via. La Emerson non è in crisi, anzi, i suoi lavoratori sono cresciuti in competenze che si possono sfruttare per fare sempre meglio. La nostra lotta continuerà”, hanno detto i lavoratori.
Il sindaco Radice, insieme a Ielo, ha garantito la solidarietà e la vicinanza, personale e dell’Amministrazione comunale, per tutto quanto sarà possibile fare per salvare la Emerson.
Lunedì la delegazione dei dipendenti in lotta incontrerà la Confindustria, quindi sarà ricevuta in Regione Lombardia e al MISE a Roma.