Al top i rincari di alimentari e vacanze: lo annuncia nelle scorse ore l’Unione nazionale Consumatori, elencando gli aumenti dei costi rilevati con il primo di giugno. Come si legge in una nota, l’Unione Nazionale Consumatori ha elaborato i dati ISTAT resi noti ieri, 31 maggio, per stilare la classifica dei prodotti che hanno registrato i maggiori rialzi annui, sia dei prodotti alimentari, sia di quelli relativi alle vacanze.
“L’inflazione dei prodotti alimentari e delle bevande analcoliche è letteralmente decollata, passando dal +6,4% tendenziale di aprile al +7,5% di maggio, con una variazione mensile dell’1,3%. Tradotto in termini di aumento del costo della vita significa, per una coppia con due figli, una stangata su base annua pari a 561,50 euro soltanto per mangiare e bere, 505 euro per una coppia con un figlio, la famiglia attualmente più diffusa, 418 per una famiglia media, 615 euro per una coppia con tre figli o più.
Il record dei rincari spetta all’olio diverso da quello di oliva, che si impenna del 70,2% rispetto a maggio 2021 e che certo risente dell’effetto Ucraina e del blocco dell’import dell’olio di girasole e che segna un balzo del 5,7% in appena un mese. Al secondo posto della top 20 il burro che svetta del 22,6% e che è al 1° posto per i rialzi alimentari mensili con +6,7%. Sul gradino più basso del podio la farina che sale del 18,6% in un anno. Al quarto posto il cibo simbolo dell’Italia, la pasta (fresca, secca e preparati di pasta) che lievita del 16,6%. Seguono il pollame, che costa il 13,8% in più su base annua, la margarina (+12,6%), le uova (+12,3%), all’ottavo posto i frutti di mare freschi (+11,5%). Pur essendo ancora lontani dall’estate, speculazione sui gelati che salgono dell’11,2%. Chiudono la top ten i vegetali freschi con +11%. Nella top 20, in undicesima posizione, patatine fritte (+10,4%), riso e pane (fresco e confezionato) entrambi +9,6%, seguito da latte conservato (+9,1%), pesce fresco (+8,6%). Dopo il pollame, la carne più rincarata, in 16° posizione, è quella di wurstel, carne macinata e salsicce che aumenta dell’8%, poi acque minerali e succhi di frutta e di verdura (ambedue a +7,9%). In 19° posizione lo zucchero con +7,7%, mentre chiude la top 20 l’olio di oliva con +7,6%”.
E i rincari riguardano anche le vacanze: “In testa alla top ten delle vacanze, il raddoppio dei prezzi dei voli internazionali che decollano del 103,3% su maggio 2021. Medaglia d’argento per il trasporto marittimo, +22,7%, al 3° posto il noleggio di mezzi di trasporto e l’affitto di garage e posti auto con +22,1%. Seguono i voli nazionali che si alzano del 21,4%. Il rialzo più allarmante, però, in prospettiva estate, è quello degli alberghi, motel e pensioni che pur collocandosi al quinto posto con +14,1%, hanno il primato dei rialzi mensili tra tutte le voci del paniere con +7,2% su aprile. Al sesto posto i pacchetti vacanza internazionali con +8,6%, poi musei parchi e giardini con +5,3%.
Non ci si salva neanche al ristorante, +4,6% o andando al cinema o ad un concerto, +2,3%”.