Il Cacciavento è voce dialettale, che indica un falco, il gheppio, presente nello Stretto di Messina e sulla costa jonica, qui in una dozzina di testi, occhio-metafora sotto cui emergono luoghi, memorie, tempi, impressioni. Le poesie di questa breve raccolta giocano su varie costanti, con la domanda di fondo di dove e di chi si sia realmente.
Sarà presentato martedì 19 novembre alle 21 alla Libreria Nuova Terra di via Giolitti 14 a Legnano, il libro di poesie “Cacciavento” di Enrico De Lea (Anterem Edizioni), con un’intervista curata dal giornalista Gigi Marinoni.
Come si legge in una nota a proposito del linguaggio di De Lea, nel suo libro emerge la distanza tra la lingua “speciale”, del lavoro e del quotidiano e quella poetica e creativa, che diventa nel tempo, un nuovo elemento identitario, attraverso un linguaggio spesso innestato su apparenti prestiti o tracce dialettali.
“Una “lingua salvata” che a sua volta prova a salvarci, tentando, col tinnito nascosto del falco, un’imprevista aggiunta di senso al mondo”.