Si è svolto nel pomeriggio di ieri alla stazione di Milano Porta Garibaldi una sorta di presidio-manifestazione, organizzato da più comitati di pendolari dell’area regionale del Quadrante Nord Ovest.
Tutti insieme per denunciare con lo slogan “E’ sempre troppo tardi”, disservizi, ritardi e soppressioni, disagi quotidiani cui gli stessi viaggiatori vanno incontro utilizzando le linee di trasporto ferroviario regionale.
I pendolari, muniti di striscioni e cartelli, si sono radunati in maniera pacifica e propositiva, per raccontare le proprie disavventure quotidiane, specificando che, dati alla mano, nel mese di marzo scorso state più settecento le soppressioni di convogli, e quattrocento le variazioni di percorso, spesso non annunciate o comunicate all’ultimo momento.
Per tutti la certezza che sia inconcepibile che tutto ciò accada, proprio in una regione dove si muovono migliaia di persone sui treni, ogni giorno.
Secondo i pendolari presenti al confronto in Garibaldi, è inutile ormai che Trenord annunci nuove assunzioni di personale e nuovi investimenti, anzi, è “troppo tardi”.