Si scrive poke, si legge poh-kay, ed è il piatto originario delle isole Hawaii che da qualche anno è arrivato anche in Italia, riscuotendo un particolare successo soprattutto tra i giovani. Nella tradizione dei pescatori hawaiani era uno spuntino preparato con gli scarti del proprio pescato, dopo la vendita, oggi invece è diventato un piatto di tendenza delle pause pranzo.
Questa particolare specialità culinaria ha raggiunto velocemente il successo per la sua leggerezza e per essere un pranzo assolutamente salutare dove il pesce, in particolare il salmone, è uno degli ingredienti principali. Altri tipi di pesce apprezzati e utilizzati nella preparazione sono il tonno e i gamberi.
Preparare il poke è semplice: in una ciotola si assemblano pesce, pollo o prodotti vegani con cereali, come riso basmati, riso integrale, riso rosso, riso venere o quinoa, quindi frutta tropicale, come avocado, mango, ananas, frutta secca, verdure ed aromi come salsa teriyaki, soia, zenzero.
Diverse sono le catene di ristoranti, nate negli ultimi anni, che propongono esclusivamente le bowl di poke come portata, diffuse in tutto il territorio nazionale. La crescita veloce di questa nuova tendenza dimostra anxche quanto, durante la pandemia da Covid-19, sia stata sviluppata una grande voglia di ricominciare a prendersi cura di se stessi e del proprio benessere, partendo anche da un’alimentazione più curata e semplice.