Si è spento nelle scorse ore a Buenos Aires, il calciatore Diego Armando Maradona.
Il famoso campione di calcio ed allenatore, classe 1960, stando alle prime fonti sarebbe deceduto per un arresto cardio-circolatorio, mentre si trovava nella sua abitazione di Tigres, zona alla periferia della capitale argentina.
Maradona è stato uno dei più brillanti giocatori della squadra del Napoli dal 1984 al 1991, conquistando due scudetti, una coppa Italia e una Supercoppa italiana, nonché titolare della maglia della nazionale dell’Argentina, con cui vinse i Mondiali nel 1986, e del Barcellona. Nel 1995 gli è stato tributato il “Pallone d’oro alla carriera”.
Come riferito dalle più autorevoli agenzie di stampa internazionali, il mondo del calcio è in lutto, perché perde un suo grande interprete, considerato un’autentica leggenda e il più grande. Lui era il “pibe de oro”, ma anche la “mano de Dios”, per come giocava e come toccava la palla in campo, capace di ribaltare le situazioni di gioco anche nel corso delle competizioni più impegnative.
La salma di Maradona è stata traslata in una sala della Casa Rosada a Buenos Aires, il palazzo presidenziale, dove è stata allestita la camera ardente, fino a sabato. Il Paese ha dichiarato il lutto nazionale per tre giorni.
Altra città in lutto è Napoli, dove il campione è stato molto amato e considerato da tutti “uno di famiglia”. Scene di costernazione e pianti alla notizia del suo decesso.