Sono stati momenti davvero drammatici e concitati quelli vissuti ieri, mercoledì 17 aprile, a bordo del volo Ryanair Torino-Lamezia Terme, dove un uomo di 35 anni è deceduto per un arresto cardiaco.
Quando il personale di bordo si è reso conto della gravità del malore dell’uomo, che si è cercato di soccorrere, il pilota ha deciso di fare ritorno all’aeroporto di Caselle, dove lo attendeva il personale medico, allertato insieme a quello di un’ambulanza, per gestire l’emergenza.
Purtroppo i sanitari, una volta saliti a bordo, non hanno potuto fare più nulla per il passeggero, deceduto pochi istanti prima. Anche sua moglie si è sentita male, per lo choc, ed è stata portata in ospedale. I due si erano sposati l’anno scorso.
Nelle ore successive al tragico evento, la ASL TO4 ha diffuso una nota spiegando che “A causa di un malore del passeggero, l’aeromobile diretto a Lamezia Terme ha fatto rientro a Torino con procedura di emergenza. A bordo del velivolo intanto due medici passeggeri del volo hanno cominciato le manovre di rianimazione cardio polmonare coadiuvati dal personale di bordo, che ha messo a disposizione il defibrillatore semi automatico presente in aereo”. Questo per rispondere ad alcune critiche sollevate in merito alla ventilata lentezza dei soccorsi.