La Giornata Mondiale delle Zone Umide ricorre domenica 2 febbraio, per celebrare la firma, avvenuta nel 1971, della Convenzione di Ramsar sulle zone umide di importanza internazionale.
La Convenzione di Ramsar è lo strumento che fornisce ai 170 Paesi firmatari le Linee Guida per la conservazione e l’uso razionale di queste aree e delle loro risorse, ed è l’unico trattato internazionale sull’ambiente che si occupa di questi particolari ecosistemi che, oltre ad accogliere e conservare una ricca diversità biologica di piante, uccelli, mammiferi, rettili, anfibi, pesci e invertebrati, garantiscono ingenti risorse di acqua e cibo e altri servizi ecosistemici, e svolgono una funzione fondamentale di mitigazione dai cambiamenti climatici.
Come spiegato in una nota di Legambiente, il valore delle aree umide è costituito dal fatto che esse immagazzinano grandi quantità di carbonio: basti pensare che solo le torbiere, che coprono circa il 3% del territorio del nostro pianeta, immagazzinano circa il 30% di tutto il carbonio: il doppio di tutte le foreste del mondo. Le aree umide sono dunque i pozzi di assorbimento di carbonio più efficaci sulla Terra.
Assorbono inoltre le piogge in eccesso, arginando così il rischio di inondazioni, rallentando l’insorgere della siccità e riducendo al minimo la penuria d’acqua. Nello scenario climatico attuale, dove eventi estremi di questo tipo stanno diventando sempre più frequenti, non solo in Italia ma anche in Europa, il valore di tali habitat cresce considerevolmente.
Le zone umide difendono le coste dalle condizioni meteorologiche estreme, riducono le mareggiate e attenuano la siccità, assorbono e conservano naturalmente il carbonio.
Necessario non prosciugare le zone umide, ma conservarle e proteggerle: “Le strategie che affrontano i cambiamenti climatici devono includere l’uso saggio delle zone umide. Ne abbiamo già perso il 35% dal 1970. Individui, comunità e governi devono lavorare insieme per proteggere questi incredibili ecosistemi, che aiutano a prepararci, affrontare e respingere gli impatti dei cambiamenti climatici”.
Domenica 2 febbraio alle 13.45 si svolgerà un raduno all’Oasi di Pace e Bellezza di via Unione a Parabiago, per dare il via ad una passeggiata lungo il fiume Olona, con Legambiente Parabiago.