A pochi giorni dalla conclusione di un intervento di miglioramento dell’impianto di depurazione delle acque reflue, al quartiere Cascinette di Canegrate, sia i rilevatori elettronici, sia i residenti della zona, denominati “nasi” nella particolare campagna di controllo avviata anni fa, stanno concordando sui risultati ottenuti: non più emissioni maleodoranti si generano all’interno della struttura.
A settembre del 2019 CAP Holding, il gruppo che si occupa della gestione dell’acqua nei Comuni dell’Alto Milanese e di Città Metropolitana, ha avviato i lavori di efficientamento del depuratore investendo 2,8 milioni di euro. Ora i lavori sono finiti, con la messa in funzione di tre nuove vasche, trasformate in “invasi di stoccaggio”, progettate per raccogliere e trattare le piogge intense, e con all’avvio di un processo di depurazione più efficiente in grado di ridurre al minimo i cattivi odori, cui si aggiungono un ciclo costante di svuotamento e lavaggio degli invasi, quindi un sistema di telecontrollo in grado di segnalare flussi anomali, ovvero scarichi illeciti.
“I nasi elettronici dicono che la situazione è migliorata, per noi sono ancora più importanti le rilevazioni dei nasi umani. I nasi umani sono quelli del tavolo tecnico sui problemi del depuratore, nato per volontà dell’Amministrazione comunale e al quale partecipano, oltre ai tecnici, cittadini canegratesi del quartiere Cascinette che abitano in prossimità del depuratore. I lavori, incalzati dal confronto periodico con i cittadini, sembrano dare i frutti desiderati. Nel passato l’estate era il periodo di punta dei miasmi: nel 2020 i disagi lamentati gli scorsi anni appaiono un ricordo”, come si legge in una nota diffusa dal Comune.