Con l’inizio della “Fase 2” dell’emergenza da Coronavirus sì è ulteriormente intensificata l’attività del Comando della Polizia locale di Busto Arsizio.
Dallo scorso 4 maggio, ossia da quando sono state allentate le limitazioni alla mobilità, è stata già registrata una decina gli incidenti lungo le strade, cifra che raggiunge il numero di sinistri rilevati nell’intero periodo di lockdown, vale a dire negli ultimi due mesi.
Nel corso dei controlli effettuati in questi giorni, gli agenti hanno identificato un trentenne della Costa D’Avorio, dimorante a Varese ed irregolare sul territorio nazionale: al termine delle procedure di foto segnalamento, nei confronti dell’uomo è stato adottato un provvedimento di espulsione.
Nell’ambito del contrasto al degrado urbano, l’attenzione è stata rivolta in particolar modo al centro cittadino e ai parchi comunali, perché non soltanto teatro di assembramenti, ma a rischio di tornare ad essere sede di attività illecite.
Il controllo dei parchi ha permesso di segnalare alla Prefettura di Varese due 20enni assuntori di sostanze stupefacenti: i motociclisti del Nucleo Pronto Intervento, hanno sorpreso i due soggetti in un parco del quartiere “Beata Giuliana”, in atteggiamento sospetto. La perquisizione ha permesso di rinvenire circa dieci grammi di marijuana, detenuti illegalmente per uso personale, subito sequestrati.
Il controllo del centro cittadino ha consentito di rintracciare un 22enne originario del Mali, irregolare sul territorio italiano a seguito del rifiuto dell’asilo politico e con precedenti per spaccio: dopo aver proceduto alla sua identificazione, a carico dell’uomo è stata disposta l’espulsione.
Nella mattinata di lunedì gli uomini del Nucleo Investigativo e della Polizia Territoriale, coadiuvati dal Pronto Intervento, sono intervenuti in uno stabile comunale dismesso, nel quale erano state segnalate occupazioni abusive. L’accesso ha consentito di rintracciare un quarantunenne tunisino e una quarantottenne italiana. I due, pregiudicati e con alle spalle vicende legate alla tossicodipendenza, sono stati allontanati e nei loro confronti è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica per i reati di invasione di edifici e di furto di corrente elettrica, in quanto avevano eseguito un artigianale allacciamento abusivo, per alimentare i propri dispositivi. Nei confronti del tunisino, sono state inoltre avviate le procedure per l’espulsione ed il rimpatrio.