Lo ha stabilito nelle scorse ore il Tribunale di Milano: chiedere soldi agli operai per assumerli è reato di estorsione, una minaccia vera e propria.
La questione si riconduce alla pena di tre anni e dieci mesi di carcere attribuita ad un imprenditore, condannato a marzo scorso, per aver preteso denaro dai suoi dipendenti in cambio del lavoro, nella sua azienda di pulizie, ingaggiata dall’Esselunga di Pioltello.
Almeno tre di loro, tutti stranieri, sono stati obbligati a versare da 100 a 2mila euro, per essere assunti, o per vedere rinnovato il loro contratto.
L’imprenditore dovrà versare 3mila euro ai dipendenti che si sono costituiti parte civile nel processo.