E’ in corso da questa mattina, giovedì 28 maggio, una vasta operazione condotta in numerose città italiane dalla Guardia di Finanza, finalizzata all’arresto di imprenditori e funzionari, ritenuti responsabili di maneggi illegali per agevolare le cosche della ‘Ndrangheta nell’assegnazione di appalti pubblici.
L’indagine, partita dalla DDA di Reggio Calabria, ha già portato al sequestro di beni e imprese per più di 100 milioni di euro, ed è stata estesa ad altre province della Calabria, quindi in Sicilia, in Campania, ed anche al centro-nord: a Roma, Pisa, Bologna, Milano, Brescia, Alessandria e Gorizia.
Denominata “Waterfront”, l’operazione sta portando alla luce i dettagli di un cartello composto da imprenditori e pubblici ufficiali che dovranno rispondere, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla turbativa d’asta, aggravata dall’agevolazione mafiosa, frode nelle pubbliche forniture, corruzione. Al momento sono undici i funzionari pubblici coinvolti.