Certi che anche il modo di mangiare di ogni giorno possa influenzare il clima ed avere effetti spesso negativi sull’ambiente, abitudini alimentari che sarebbero “responsabili di circa un quarto delle emissioni di gas serra”, è stato lanciato in questi giorni dall’associazione ambientalista Greenpeace una sorta di decalogo su quali alimenti acquistare e come cucinarli.
L’“Eco Menu” pubblicato dal gruppo, che si batte per la tutela dell’ambiente e del pianeta, prevede il consumo di prodotti locali e di stagione, imballaggi minimi e riutilizzabili, l’acquisto dai piccoli produttori, incentivando la filiera corta che non incoraggia le politiche agricole intensive e i cibi processati industrialmente. Le scelte quotidiane dei consumatori possono fare molto per invertire la tendenza, a sostegno delle produzioni ecologiche che tutelano l’ambiente e le specie animali.
Una rivoluzione dal basso: se i consumatori si indirizzano verso nuovi canali di acquisto eco sostenibili, il sistema della grande produzione mondiale riceverà un segnale importante.