E’ accaduto nelle scorse ore a Capergnanica, un Comune tra Lodi e Crema: all’interno di un allevamento di visoni è stata attestata la presenza del Coronavirus.
La notizia è stata data dalla LAV, la Lega Anti Vivisezione, dopo aver conosciuto i risultati di alcuni tamponi eseguiti da settembre 2024 al mese scorso dall’IZLER, l’stituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna.
I tamponi sono positivi al virus, portando alla luce un vero e proprio focolaio di infezione Sars-CoV-2.
Come spiegato dalla LAV, “le autorità sanitarie non ne avevano dato notizia, procedendo all’uccisione di circa 900 visoni”.
La denuncia da parte della Lega è chiara e diretta: ogni cumulo di escrementi nell’allevamento deve essere smaltito come scarto pericoloso e, poiché non sarebbe la prima volta che in un allevamento di visioni si riscontra un focolaio di Coronavirus, è “urgente un intervento del governo per liberare dalle gabbie gli ultimi 400 visoni ancora stabulati in un sistema intensivo”.
Dal 2020 in Italia sarebbero stati registrati già cinque focolai.