L’andamento del primo trimestre 2020 dell’industria manifatturiera dell’Alto Milanese è stato caratterizzato da una forte oscillazione rispetto all’inizio dell’anno, a causa delle misure di contenimento del Covid-19, che hanno avuto effetti gravi e senza precedenti sull’attività produttiva. Si legge così in una nota diffusa oggi, mercoledì 20 maggio, dalla Confindustria Alto Milanese.
In particolare, la produzione industriale è risultata in forte diminuzione per i settori moda e meccanico e non solo a causa del lockdown, ma anche per un contesto dell’economia italiana già indebolito. Si è mantenuto invece ancora in crescita il trend per le aziende chimico-plastiche.
Il fatturato ha registrato un leggero calo rispetto al periodo precedente grazie al fatto che il blocco delle attività è stato introdotto solo a fine marzo, e quindi fino a quel momento le aziende sono state operative. In discesa, seppur lieve, anche le scorte di prodotti finiti, mentre si sono mantenuti fermi prezzi di vendita dei prodotti.
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“Il clima di fiducia delle imprese, che già a fine 2019 era improntato alla cautela, con gli eventi di inizio anno è decisamente peggiorato. Manca la propensione a effettuare investimenti in nuovi macchinari e impianti, infatti il 74% delle aziende del campione dichiara che non effettuerà spese in conto capitale nei prossimi sei mesi. Nonostante l’abbassamento del costo dei finanziamenti e i meccanismi dei decreti del Governo per favorire l’accesso al credito delle imprese, l’emergenza ha spostato le priorità verso l’ottenimento di liquidità per mantenere la continuità aziendale. Negativa anche la previsione di fatturato per il prossimo semestre: l’84% del campione si attende una contrazione delle vendite, l’11% stabilità e solo il 5% un aumento”.