La Biennale di Venezia prosegue nel proprio programma concentrando il calendario dei “Grandi Eventi” all’ultimo trimestre del 2020, per salvare la stagione, e conferma al prossimo settembre le date del “Festival del Cinema”, dal 2 al 12.
Il presidente Roberto Cicutto ha reso noto il nuovo programma della città lagunare, auspicando che la crisi post pandemia da Covid-19 sia l’occasione per far nascere nuove opportunità, nazionali e internazionali, per la città di Venezia.
Cicutto ha sottolineato con decisione che si dovrà necessariamente cambiare rotta, ricordando che il ruolo dei festival è quello valorizzare gli artisti e le produzioni, non lo show business; saranno quindi nuovamente privilegiati i contenuti e la promozione del valore culturale dell’evento, il resto spetterà all’industria cinematografica.
Un nuovo ruolo sarà anche affidato all’ASAC, l’Archivio storico delle Arti contemporanee, che potrebbe essere ripensato come “laboratorio-officina”, in cui realizzare mostre e contenuti approfonditi da mantenere nel tempo.
Per quanto riguarda il “Festival di Cannes”, Cicutto non esclude la possibilità di un’operazione congiunta se Thierry Fremaux presenterà idee: al momento Venezia prosegue la marcia in solitaria verso le date di settembre.
Il programma della Biennale sarà: dal 2 al 12 settembre la “77^ Mostra del Cinema”; dal 14 al 24 settembre il “64° Festival Internazionale del Teatro”; dal 13 al 25 ottobre il “14° Festival di Danza contemporanea”; dal 25 settembre al 4 ottobre il “48° Festival Internazionale di Musica Contemporanea”. La “17^ Mostra Internazionale di Architettura” è posticipata al 29 novembre.
Tra gli interrogativi legati al successo delle manifestazioni programmate, resta quello legato al turismo, soprattutto straniero, che da sempre accompagna i grandi eventi che si svolgono in tutto il mondo, e che si spera possa tornare numeroso anche a Venezia.
Silvia Ramilli