Ricorso in appello, la condanna non cambia: come nella sentenza di primo grado, l’ex presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni, è stato condannato ad un anno di carcere.
Il reato di turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente è stato modificato dalla Corte in turbata libertà degli incanti.
Maroni imputato ha dovuto rispondere, insieme ad altri tre soggetti, per presunte pressioni per favorire due ex collaboratrici, all’epoca dell’incarico di Ministro dell’Interno. Il giudice ha confermato per Maroni l’assoluzione per l’accusa di induzione indebita, relativa all’inserimento, a spese di Expo, di una collaboratrice nel viaggio a Tokyo del 2014, compiuto da una delegazione.