Si è svolta questa mattina a Legnano, all’interno della Franco Tosi Meccanica di piazza Monumento, la Commemorazione della Deportazione dei lavoratori del 5 gennaio del 1944.
Otto operai furono portati via dai soldati nazisti, deportati al campo di concentramento di Mauthausen, da cui riuscì a fare ritorno uno soltanto di loro.
Numeroso il pubblico, come ogni anno, radunatosi alla Tosi, tra cittadini, autorità, studenti, sindacati, lavoratori, associazioni, tutti attorno al palco con i gonfaloni e gli stemmi, a rappresentare la società civile che ricorda il passato, non dimentica, riflettendo sul presente e sulle sue criticità.
Ospite d’eccezione quest’anno don Virginio Colmegna, presidente della fondazione “Casa della carità”, che ha parlato di solidarietà, dando ampio respiro ad una considerazione sull’indifferenza, male che corrode l’umanità e rende incapaci di riconoscere i diritti e la dignità delle persone. “Il dolore dei fatti di ieri è il dolore di oggi. Questa fabbrica ha una storia straordinaria che non serve unicamente d’archivio, ma come patrimonio e non soltanto per questa città. Patrimonio di cultura politica che sa guardare alla ricostruzione”, le parole di don Colmegna.
Alcuni studenti della scuola media “D. Alighieri” hanno letto dei pensieri sulla libertà e sulla giustizia.
Alla commemorazione è seguito un corteo fino al Cimitero Monumentale, tappa al monumento ai Deportati e ai Partigiani, con il discorso di Luigi Botta, presidente della sezione ANPI di Legnano.