Ha aperto ieri al pubblico a Milano la nuova caffetteria “Starbucks” in piazza Cordusio e, anche oggi, la scena è la stessa: code infinite per raggiungere l’ingresso, tante le persone che attendono anche due ore per entrare nel bar più grande d’Europa.
Ma il richiamo che avrebbe esercitato l’avvio del nuovo Starbucks a Milano era prevedibile, quando già nelle scorse settimane folle di curiosi hanno continuato a passare davanti al locale transennato, mentre si stavano eseguendo gli ultimi lavori di realizzazione.
Interni fastosi, luci soffuse, un’atmosfera di indubbio appeal a prescindere, nel cuore di Milano, a pochi passi da piazza Duomo, dove la proprietà Starbucks ha provveduto alla piantumazione delle famose palme, un paio di anni fa.
Nelle scorse ore, alle voci di plauso dei clienti soddisfatti, si contrappone l’esposto presentato dal Codacons all’Antitrust, garante del mercato, gridando al danno per i clienti.
“Un espresso 1,80 euro, 4,50 per un cappuccino. Si tratta di tariffe senza dubbio fuori mercato, che possono rappresentare un danno per gli utenti italiani che vogliono provare l’esperienza di consumare un caffè da “Starbucks”, e devono sottostare a listini decisamente elevati. Pertanto abbiamo deciso di presentare un esposto all’Antitrust affinché verifichi la correttezza della pratica commerciale posta in essere da Starbucks, nel primo store milanese”, come si legge nella nota di Codacons.