Ancora una volta è Nibret Melak a scrivere il proprio nome sul gradino più alto della decana delle campestri internazionali: la Cinque Mulini, che si è svolta ieri, domenica 30 gennaio, nei campi di San Vittore Olona, alla sua 90esima edizione.
Come si legge in una nota, Malek dopo essere scivolato nel corso dell’ultimo giro, ha ripreso il gruppo dei migliori e, con un impressionante rush finale, si è imposto con uno scatto finale per la seconda volta in due anni nel cross country internazionale tra i più attesi e partecipati. Subito alle sue spalle il keniano Levy Kibet e terzo l’etiope Tadese Worku, campione del mondo under 20 nei 3000 metri. L’Etiopia passa in testa alla classifica delle nazioni più vincenti alla Cinque Mulini con diciassette successi.
Dovrà farsi ancora attendere un podio azzurro, assente dagli albi della Cinque Mulini dal 2005. Il migliore atleta italiano è stato Luca Alfieri, tredicesimo a 1 minuto e 24 secondi dal vincitore.
Entusiasmante la limpida vittoria della keniana Teresiah Muthoni Gateri che ha preceduto la connazionale Zenah Jemutai Yego, seconda classificata con 5 secondi di distacco, ed una strepitosa Klara Lukan. La slovena si piazza al terzo posto a soli 13 secondi dalla prima classificata. L’atleta classe 2002 del Kenia, con questa nuova vittoria, si conferma ai vertici della specialità.
Prima azzurra in gara Anna Arnaudo, arrivata quinta al traguardo con soli 40 secondi di distacco dalla keniana vincitrice. Si ferma all’ingresso del mulino nel corso del secondo giro Nadia Battocletti, che ha dovuto quindi dare forfait.
Vittoria di Stefano Benzoni nella gara Juniores Internazionale. Seguono sul podio Elia Mattio, secondo classificato, e Matteo Bardea, terzo classificato.