Nessun mezzo tono per il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, nessuna mezza misura nel trattamento dei reati al patrimonio ambientale nazionale.
Come ha ribadito più volte in questi giorni il ministro: “Chi inquina è un delinquente e deve pagare nel vero senso della parola”, sollecitato sulla questione nel corso di una recente intervista in tv.
Gli eco delitti sono da porre al centro di una particolare revisione delle pene, secondo Costa, che dovranno diventare più restrittive. Chi inquina abbandonando illegalmente rifiuti nell’ambiente, secondo il ministro dovrebbe essere trattato alla stregua dei criminali mafiosi, con il sequestro dei beni, e non soltanto con l’obbligo alla rimozione degli scarti prodotti e spesso nascosti, in attesa dell’approvazione del decreto sulla Terra dei fuochi.
I punti nodali del vero cambiamento delle regole, sono il concetto di danno ambientale oltre che agricolo, sicurezza dei luoghi, recupero di denaro da utilizzare per serie operazioni di bonifica.