Su proposta della Camera dei Deputati, ieri 23 gennaio è stata istituita la Giornata nazionale della Scrittura a mano.
Recenti studi dimostrano l’importanza di un’attività che contribuisce a mantere attivo il cervello, molto di più degli strumenti digitali, che al contrario hanno preso campo nella vita di tutti, soprattutto dei più giovani, privandoli di una grande opportunità, data dalla scrittura manuale, in grado di preservare le loro capacità.
Come si legge nella proposta della Camera, scrivere a mano “costituisce elemento di espressione e preservazione della storia della lingua e della cultura italiana. Inoltre, rappresenta uno strumento per lo sviluppo delle capacità cognitive e creative, oltreché per contrastare l’analfabetismo”.
Uno studio dell’Università norvegese di Scienza e Tecnologia, pubblicato su Frontiers in Psychology, spiega che le reti neurali nel cervello durante la scrittura a mano connettono più regioni di questo organo, aumentando la memoria e la codifica delle informazioni. Pratica che mantiene vitale in cervello, supportando l’apprendimento e quindi la crescita.