Non si tratta ancora della risoluzione definitiva della questione, ma i dipendenti della ditta Emerson di Rescaldina possono considerarsi quanto meno rassicurati da un primo accordo raggiunto con la proprietà, che a febbraio scorso ha annunciato l’intenzione di trasferire la produzione in Germania e in Indonesia, alla fine dell’anno.
Ora la stessa, dopo giorni di trattative, proseguirà nel suo impegno di reindustrializzazione, e provvederà al trattamento economico dei suoi lavoratori (rimasti in ottantotto, dopo che una dozzina ha trovato lavoro altrove ed altri ventotto sono stati ricollocati nel sito Emerson di Seregno). Per i sindacati che seguono la vicenda, soprattutto la vertenza impugnata dai dipendenti, mobilitati per difendere il proprio posto di lavoro, si tratta di un passaggio importante ma non conclusivo della questione, perchè manca ancora un nuovo acquirente per la storica fabbrica rescaldinese.
Nel dettaglio, l’accordo raggiunto nelle scorse ore, ufficializzato a breve al Ministero dello Sviluppo Economico, stabilisce che a giugno sarà avviata la cassa integrazione per un anno. I sindacati, che vigileranno sul rispetto dell’accordo, sperano nel processo di reindustrializzazione della Emerson, per garantire continuità al lavoro.