“La festa dell’unione delle menti e dei cuori”
E’ così che inizia una storia di affetto e cortesia, di solidarietà dopo tanta divisione tra le famiglie del paese di Casorate Sempione.
Così si decide di proporre la festa dei fiori come rinnovato gesto di pacificazione.
– La prima frase è la testimonianza scritta da Don Luigi Mariani, sul libro delle cronache parrocchiali, compilato il giorno dopo il termine delle prime feste di San Tito, il 17 agosto 1926. –
Proprio in quell’anno, in cui ricorreva il XV centenario del glorioso martirio di San Tito, i Casoratesi, animati da profonda devozione per il santo, accolsero entusiasticamente l’invito dell’allora parroco don Luigi Mariani a celebrare una festa più solenne.
L’occasione fu offerta dall’inaugurazione della nuova Chiesa restaurata e allungata. Durante questa particolare celebrazione i Casoratesi vollero veder passare il corpo di San Tito vicino alle proprie case, fiduciosi di ricevere benedizioni e grazie speciali.
Si pensò quindi di completare l’antica artistica urna per portare in processione lungo le vie del paese le sacre reliquie. In quell’occasione tutti gli abitanti si prodigarono per abbellire il paese con ghirlande di fiori di carta colorata e sandaline.
Per le vie a selciato di allora l’urna era portata su un carro trainato da cavalli e scortata da cavalieri vestiti alla maniera romana dell’epoca di San Tito.
Da quell’anno (1926) ogni decennio la festa si ripropone in una sempre maggiore fastosità, trasformatasi anche in una campanilistica gara tra rioni. Si protrae per due settimane, ricca di manifestazioni sacre e profane, che uniscono attorno al santo credenti e non.
Ancora oggi la festa decennale di San Tito, giunta alla sua nona edizione, è per i cittadini casoratesi motivo di unione, competizione benevola, gioia di stare assieme per costruire qualcosa di bello.
Sono sorti, infatti, comitati in ogni rione: in gran segretezza, attingendo a fonti storiche, a cataloghi, a pubblicazioni e alla creatività individuale, ogni gruppo ha dato vita a progetti di rinnovamento delle proprie vie che prevedono la costruzione di cappelle e di elementi architettonici inseriti in addobbi floreali, arricchiti, alla sera, di nuove suggestioni con lo scintillio delle luminarie.
Tutta la gente di Casorate Sempione, più di 5000 anime, è impegnata già due anni prima del grande evento nei preparativi della festa: milioni di fiori, originariamente di carta crespa, ma negli ultimi anni fabbricati con svariati materiali per renderli resistenti alla pioggia (carta sottoposta a trattamento con la cera, nastri da pacco, calze di nylon ritinte e fissate ai fili di ferro, fondi di bottiglie di plastica…); strutture coreografiche di supporto ai fiori; migliaia di lampadine colorate; altari improvvisati per le vie; archi fioriti; cappelle votive; grandi murales.
Tutti gli addobbi, fatti a mano con tecniche segrete tramandate di generazione in generazione, adorneranno muri, tetti, finestre e piazze con fiori diversi per ogni strada, cosicché gli effetti cromatici e scenografici stupiranno il visitatore in modo diverso ad ogni angolo.
Ecco qualche immagine scattata alla festa:
Manifestazioni
Questa cornice fiabesca fa da sfondo ad una miriade di manifestazioni religiose, culturali, sportive, gastronomiche, musicali e di vario intrattenimento, fino al 13 settembre 2016.
L’aspetto religioso e’ rappresentato soprattutto dalle processioni che percorrono le vie del paese, durante le quali l’urna di cristallo contenente le spoglie del santo patrono viene mostrata alla venerazione dei fedeli, trasportata su di un carro preceduto da cavalieri in abito romano o portata a spalle da soldati spagnoli, in un mix storico che ricorda il martirio di Tito (426 d.C.) e l’arrivo delle spoglie del santo a Casorate (1676).
Le manifestazioni culturali riguardano mostre di scultura e collettive di pittura, presentate da noti critici d’arte, oltre che mostre fotografiche ed etnografiche.
Ad arricchire le iniziative di tipo culturale, si aggiunge la presentazione di un libro che testimonia i risultati di un lavoro di studio e di restauro di alcune opere secentesche della Chiesa di Santa Maria Assunta, condotto dal professor Massimo Conconi e la ricostruzione della storia del paese attraverso l’analisi degli antichi documenti dell’archivio parrocchiale.
L’intrattenimento per ogni età e’ garantito da spettacoli teatrali in piazza, da serate musicali di vario genere (musica bandistica, musica moderna, musica classica, musica accompagnata da canti e danze), da esibizioni cabarettistiche con noti artisti, da musical…
Numerose anche le manifestazioni sportive, tra le quali suscitano particolare interesse le gare di equitazione, considerata la rilevante importanza delle strutture equestri nella brughiera di Casorate.
Infine i ristoratori hanno moltiplicato i loro spazi con tavolini all’aperto per la degustazione di menù che si rifanno alla tradizione “romana” e, per l’occasione, si puo’ assaggiare il dolce di “San Tito”, preparato sulla base di un’antica ricetta.
Ed ecco, invece, il pentolone che servira’ per la risottata in programma la sera di venerdi’ 9 settembre: pronti a leccarvi i baffi?