La nota azienda che in Italia opera nel settore delle telecomunicazioni Auditel, e raccoglie i dati dell’audience, ha annunciato ad aprile scorso il passaggio dei servizi dei tecnici di campo da Nielsen Media Italy a Covercare, società competitor nel settore. Ad oggi tale decisione mette a rischio 56 posti di lavoro, che Covercare Italia non avrebbe intenzione di riassorbire in toto, nonché la qualità del servizio di rilevazione dei dati.
Lo rendono noto le sigle sindacali Filcams Cgil e Fisascat Cisl di Milano. Di fatto, si tratta di una scelta che mette a rischio posti di lavoro e su cui Auditel, in qualità di committente, “non sta prendendo posizione a tutela delle persone che per decenni hanno garantito qualità ed efficienza al servizio”, secondo la denuncia di Filcams Cgil e Fisascat Cisl di Milano.
“Chiediamo l’immediato e netto intervento di Auditel, che finora ha rifiutato qualsiasi dialogo, poiché come rappresentanti dei lavoratori e delle lavoratrici non ci fermeremo finchè non sarà tutelata la totalità dell’occupazione”, hanno dichiarato i sindacati in una nota congiunta. E nella giornata di ieri, giovedì 21 settembre, si è svolto un presidio sotto la sede di Auditel, in via Larga a Milano.
“La manifestazione di ieri a Milano ha avuto un buon successo in termini di partecipazione, e non è poco. Una cinquantina di lavoratori hanno presenziato all’iniziativa, ed è stato possibile tenere con loro una mini assemblea, proprio sotto le finestre di Auditel, da cui non si è palesato nessuno. In risposta a delle nostre precedenti comunicazioni, in cui abbiamo chiesto un incontro per affrontare l’esubero dei tecnici e la situazione nel suo insieme, non abbiamo ottenuto la disponibilità a dialogare, ma soltanto una sorta di comunicato in cui sono stati affrontati argomenti lontani dalla questione, senza alcuna attinenza con le nostre richieste e la problematica in corso”, spiega Giuseppe Nardozza, rappresentante sindacale Filcams Cgil in Nielsen.
Come illustrato dallo stesso, con Auditel non ci sono mai stati motivi di tensione; da quarant’anni la Nielsen lavora con Auditel con i suoi tecnici di grande esperienza: “Saranno bravi anche gli altri, senza dubbio, ma parliamone. Si parla di quasi sessanta persone qualificate che rimarranno senza occupazione. Perchè negarci la possibilità di un confronto a prescindere? L’indifferenza alle nostre richieste di incontro ci lascia davvero con l’amaro in bocca”, commenta Nardozza.
Nielsen si appresta a discutere di mobilità con i suoi, per pianificare le migliori condizioni di uscita ai suoi tecnici, tra i più capaci del settore.