Tra il serio e il faceto qualcuno ha cominciato a mangiare le nutrie per davvero. Come contrastare la diffusione delle nutrie che minano, in particolare, la stabilità degli argini dei fiumi e dei campi coltivati? Qualcuno la risposta l’avrebbe trovata, o meglio, la sta “assaggiando”, provando a mangiare la carne di nutria.
E’ successo ieri a Gerre de’ Caprioli in provincia di Cremona, vicino al fiume Po, dove il sindaco Michel Marchi ha lanciato un’idea che potrebbe funzionare per fermare le nutrie, che nella zona hanno raggiunto un numero elevatissimo, non incontrando predatori naturali.
Le nutrie si potrebbero mangiare: e così, detto fatto, alcuni contadini hanno provato ad elaborare una “ricetta” per cucinare la carne di nutria. La vicenda è stata seguita da alcuni fotografi e cronisti, quinidi dalla troupe di Rai 1, della trasmissione “Quelli che dopo il tg”.
La carne del roditore di origine canadese, infestante perchè scava ovunque lunghe gallerie, previa marinatura con limone, rosmarino ed altri aromi, può essere cucinata con pepe, salvia e birra come un qualsiasi altro arrosto.
Non è chiaro se il piatto a base di nutria sia risultato convincente al palato, mentre il problema delle nutrie rimane in numerose località, dove la specie si diffonde non trovando limiti ambientali naturali.