Tempi duri per la scuola, momenti cruciali in vista della ripresa delle attività didattiche a settembre, durante i quali si discute per un avvio sicuro, che i più sperano sia anche coerente e serio.
Il ministro all’Istruzione Lucia Azzolina ha presentato nelle scorse ore la bozza delle Linee guida, suscitando subito numerose polemiche, rimandando anche la scelta della data di avvio del nuovo anno scolastico ai presidi. Tali Linee guida saranno discusse oggi, giovedì 25 giugno, nel corso di una conferenza tra Regioni, Province e Comuni.
Le voci che sottolineano la non efficacia delle Linee guida, criticano la mancanza di adeguati finanziamenti per assicurare la ripartenza, e il fatto che ogni responsabilità ricadrebbe sui dirigenti scolastici, che non hanno gli strumenti per rispondere da soli alle esigenze delle famiglie, come rimarcato da CISL Scuola.
Nel piano della ripresa mancherebbero indicazioni operative concrete, non si parla di protezioni in plexiglass, ma di lezioni su turni e anche il sabato mattina, di gruppi di studio che unirebbero anche bambini e ragazzini di età diverse. La libertà di scegliere quali misure adottare, lasciata alle Regioni e ai Comuni, suona come uno “scaricare” ad altri enti le responsabilità di un avvio organico e ben strutturato dell’anno scolastico.
Il ministro non ha indicato alcuna data per la riapertura delle scuole, creando disagio nelle famiglie, genitori preoccupati, studenti disorientati.
Oggi il Comitato “Priorità alla scuola”, scenderà in sessanta piazze italiane per chiedere la riapertura delle scuole in presenza e in sicurezza, minacciando di manifestare anche contro le Linee guida.