Niente di più antipatico, dopo aver ottenuto l’esito negativo con un tampone, dopo essere stati positivi al Covid-19 ed aver osservato l’isolamento previsto, è in questi giorni il ritardo nell’ottenimento del green pass. Eppure sta accadendo a numerose persone, che denunciano tempi lunghi per il ricevimento del certificato verde, non contestuale all’inserimento del certificato di guarigione, nella piattaforma del Ministero della Salute.
Mentre l’interruzione della validità del certificato verde scatta il giorno successivo alla denuncia di positività al virus, come è corretto che sia e come raccontano più cittadini, il rilascio dello stesso sembra non essere così immediato il giorno dopo il ritorno alla negatività, dopo aver osservato la prevista quarantena. Numerose le situazioni in cui il ritorno alla vita normale, lavoro, studio, sport, caffe al bar, dopo l’isolamento, è reso difficile perché il green pass da guarigione non arriva.
Come riportato da fonti vicine alle procedure previste, si tratta di un rallentamento del sistema, dovuto alla particolare mole di richieste, migliaia in pochi giorni, che lo hanno, per così dire, intasato. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha chiarito inoltre che il sistema relativo alla sospensione dei green pass, secondo l’indicazione europea, lavorava su quelli falsificati, mentre è in corso il suo aggiornamento nazionale per essere operativo su sospensioni e riattivazioni, dopo positività e ritorno alla negatività.
Dall’1 febbraio il certificato rafforzato avrà una validità di sei mesi dall’ultima somministrazione di vaccino, o dalla data di guarigione. Entrambe le due tipologie (da vaccino o guarigione), si possono ottenere con l’App Immuni, sul sito del governo oppure con l’app IO, usando il codice “Authcode” che si riceve via sms dopo la guarigione, la vaccinazione, o l’esito di un tampone negativo.
Fino al 6 gennaio, il green pass che spetta alle persone guarite da Covid-19 era riattivato subito dopo l’inserimento del certificato di guarigione, effettuato dal medico di base nella piattaforma del Ministero della Salute. Dal 6 gennaio la procedura è stata semplificata con l’introduzione di un doppio automatismo: il green pass si blocca con tampone positivo e si sblocca all’arrivo del tampone negativo, inserito dalla farmacia o dalla struttura sanitaria. L’automatismo dovrebbe valere anche per ottenere il green pass da “guariti”, tuttavia, ai cittadini che dopo qualche giorno dalla guarigione il documento non arriva, si consiglia di rivolgersi al proprio medico di base.