La richiesta di attività educative e centri ricreativi estivi crescerà. E’ scritto in una lettera, indirizzata in questi giorni dall’assessore alle Politiche Educative del Comune di Canegrate, Edoardo Zambon, ai ministri Azzolina e Bonetti, per sollecitare i protocolli utili a far partire attività educative e ludiche nei mesi estivi alle porte, dedicate ai bambini e ai ragazzi.
“La richiesta di attività educative e centri ricreativi estivi crescerà. Leggiamo sulla stampa anticipazioni dei possibili protocolli da applicare nelle attività estive e nella ripresa, a settembre, della scuola: gruppi piccoli e stabili (anche negli adulti di riferimento); prevalenza di attività all’aria aperta in luoghi adatti e ben delimitati, scelti con una logica di prossimità alle famiglie e costantemente sanificati; ingressi (controllati) e uscite (controllate) separati; pasti monodose non scambiabili; presidi sanitari per gli adulti.
Tutte misure comprensibili e ragionevoli. Abbiamo già sul tavolo progetti interessanti, ispirati a quei possibili protocolli: uno in comune con San Giorgio su Legnano negli impianti sportivi e scolastici di quest’ultimo; uno per la nostra scuola dell’infanzia; altri, di soggetti pubblici e privati, che riguardano i nidi”, si legge nella lettera.
L’Amministrazione comunale di Canegrate, come illustrato da Zambon, ha già censito gli spazi disponibili sul proprio territorio in vista di un possibile incremento delle attività: scuola primaria con annesso giardino; scuola dell’infanzia; giardini Baggina; altri spazi che potrebbero essere messi a disposizione da privati. Tutto è pronto: “ma i protocolli non sono ufficiali, non si possono applicare norme che non ci sono”.
La sollecitazione intende andare incontro ai bambini e ai ragazzi, come alle loro famiglie, ai tanti genitori che stanno riprendendo il lavoro, dopo il lockdown, e non sanno come gestire i figli a casa.
I centri estivi organizzati al meglio, e con nuove regole per la sicurezza di tutti, sembrano proprio rappresentare la soluzione migliore, fino alla ripresa del nuovo anno scolastico.