Busto Arsizio è una “Città che legge”: l’importante riconoscimento è arrivato nelle scorse ore dal Centro per il libro e la lettura, istituto autonomo del Ministero per i Beni e le Attività culturali.
Il titolo premia le Amministrazioni che svolgono, con continuità, politiche pubbliche di promozione della lettura sul proprio territorio, e che hanno determinati requisiti come la presenza di una o più biblioteche di pubblica lettura, la presenza di una o più librerie sul territorio; l’esistenza di un festival, una rassegna o una fiera attinenti al libro, alla lettura, nonché l’esistenza di iniziative congiunte di promozione della lettura tra biblioteche, scuole, librerie, associazioni.
Busto ha dimostrato di avere tutti i requisiti necessari per ottenere il riconoscimento, che ha valore biennale: in città ci sono tre biblioteche di pubblica lettura (la Biblioteca comunale Roggia, la Biblioteca d’Arte di Palazzo Marliani Cicogna, la Capitolare) che collaborano anche con le biblioteche scolastiche, ci sono ben sette librerie che, tra l’altro, operano in sinergia con l’Amministrazione attraverso il “Tavolo Letteratura” coordinato dall’Assessorato alla Cultura e si organizzano con continuità attività di promozione della lettura e festival anche in rete con le biblioteche del sistema bibliotecario Busto Arsizio -Valle Olona.
Come si legge in una nota, in passato Busto ha organizzato un festival del libro molto seguito, il “BA Book”, che quest’anno, dopo alcuni anni di interruzione, sarebbe ritornato con autori di primissimo piano se non ci fosse stata la pandemia.
“Questo riconoscimento nazionale per la nostra città premia i grandi sforzi messi in atto dall’Amministrazione sul fronte culturale, con investimenti e una visione anche organizzativa che ha messo in rete, attraverso i tavoli, le tante realtà cittadine, dando vita a un vero e proprio “Sistema culturale”. Un contesto nel quale il libro è grande protagonista, sia grazie alla nostra biblioteca, spazio baricentrico, innovativo e propulsivo, che può contare su spiccate professionalità, competenze e passione, sia grazie alle sette librerie della città, tra i nostri vanti, che, sotto la regia e lo stimolo dell’assessorato, hanno trovato nel “Tavolo Letteratura” uno spazio congeniale per esprimere al meglio le loro capacità e la loro bravura nel collaborare a vantaggio comune. Che è poi vantaggio per tutta la nostra comunità e per quella culturale in particolare”, ha commentato il vicesindaco e assessore alla Cultura Manuela Maffioli.