Un vero e proprio ‘racket’ con la finalita’ di far contrarre matrimoni volti all’ottenimento di permessi di soggiorno ad uomini originari del Marocco con donne italiane compiacenti, scoperchiato all’inizio del 2015 dopo approfondite indagini dei Carabinieri, approda ora in aula presso il Tribunale di Busto Arsizio. L’udienza e’ prevista per meta’ gennaio 2016, con 13 imputati alla sbarra che sono ricorsi al patteggiamento e piu’ di quaranta altri indagati per cui e’ stato emesso il provvedimento di rinvio a giudizio, con udienza preliminare a febbraio: circa una trentina le nozze celebrate con rito civile, prima che l'”affaire” fosse scoperto. Le unioni di comodo venivano proposte a giovani indigenti o con problemi di dipendenze che, in cambio di una somma di denaro, si presentavano in Comune con magrebini facoltosi e, in qualche caso, con precedenti penali alle spalle.