E’ successo a Paderno Dugnano: i Carabinieri della Compagnia di Sesto San Giovanni hanno arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e detenzione abusiva di armi da fuoco, due fratelli di 63 e 67 anni, ed il nipote di 25.
Le indagini sono state avviate dopo alcuni accertamenti che hanno portato ad individuare un fondo agricolo sospetto, abitualmente frequentato dagli arrestati, dal cui interno, occultato alla vista dai teloni disposti lungo tutto il perimetro recintato, proveniva un forte odore di marijuana e rumori di ventole. Nel corso della perquisizione, disposta dalla Procura di Monza, i militari hanno individuato una botola occultata, da cui si accedeva ad un locale sotterraneo. Come si legge in una nota, i Carabinieri hanno scoperto così un bunker adibito a vero e proprio centro di produzione ed essiccazione di cannabis: all’interno erano stati predisposti terrari in vasche di cemento, con relativi impianti di irrigazione e riscaldamento tramite lampade alogene.
Nel bunker sono stati rinvenuti e sequestrati in tutto 25 kg di marijuana, ripartiti in una cinquantina di involucri sottovuoto, oltre a vario materiale per il confezionamento e 370 euro in contanti. Vi erano anche una pistola Beretta con matricola abrasa e 52 cartucce, le canne mozzate di un fucile, una carabina ad aria compressa con 200 piombini e 3 coltelli a serramanico.
Nelle abitazioni dei tre arrestati sono stati ritrovati una pistola semiautomatica, priva di marca, modello e matricola, modificata nella parte terminale della canna con filettatura idonea all’innesto di un silenziatore, un silenziatore artigianale e 38 cartucce. Trovato anche denaro in contanti per oltre 57mila euro, un altro kg circa di marijuana, quindi bilancini elettronici di precisione ed una macchina per sottovuoto.
L’intero fondo agricolo è stato posto sotto sequestro, così come armi, denaro e materiale per il confezionamento dello stupefacente, mentre i tre uomini sono stati accompagnati in carcere a Monza.