domenica, 10 Dicembre 2023

Bergamo e Brescia sono Capitale italiana della Cultura 2023

(Foto ANSA)

Si è svolta ieri, venerdì 20 gennaio, la cerimonia di apertura di Bergamo-Brescia “Capitale italiana della Cultura” 2023.

Doppio evento celebrativo, in contemporanea al Teatro Donizetti di Bergamo e al Teatro Grande di Brescia: qui è arrivato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Per l’occasione della proclamazione ufficiale delle due città lombarde “Capitale italiana della Cultura” per il 2023, si sono radunati nei due incontri ufficiali tutti i sindaci delle due province, e a Brescia è arrivato anche il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana.

L’isola di Procida, Capitale della Cultura per il 2022, lascia il posto alle due città di Bergamo e Brescia, perchè portino avanti loro, per il nuovo anno, tutte le iniziative culturali possibili, che mantengano alti i valori della bellezza, dell’unità e dell’innovazione, come rimarcato anche da Mattarella, nel suo discorso introduttivo alla cerimonia.

Il capo dello Stato ha anche ricordato che sia Bergamo, sia Brescia hanno pagato un tributo altissimo nel momento del Covid, con grandi perdite, ma hanno saputo rialzarsi e reagire, “esempio di virtù civica ieri, come oggi”. La cultura è strettamente connessa con la libertà: di studio, di ricerca, di espressione del proprio pensiero. Ce lo ricorda – ancora una volta – la nostra Costituzione. L’arte e la scienza sono libere, recita l’art.33; mentre l’art.21 dispone il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero. L’esercizio che Brescia e Bergamo, Capitale della cultura, si apprestano a intraprendere è, quindi, un grande esercizio di libertà, cui guarderà l’intero Paese”, ha detto il presidente. 

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