Quest’anno pubblichiamo “postumo” il nostro consueto articolo sulla tradizione della Barca di San Pietro… Abbiamo anche alcune vostre foto, che postiamo:
Sul web, abbiamo trovato anche qualcuno che ha deciso di ripetere l’esperimento per piu’ notti consecutive, per vedere cosa succedeva:
Matteo, ad esempio, scrive su yahoo answers:
“L’ho fatto per 15 giorni di seguito, 7 giorni prima, la notte tra il 28/29 e 7 giorni dopo, ho speso l’incredibile cifra di 3 euro per dimostrare una cosa semplicissima, ma noto che nessuno nel web ne parla…provano tutti quel giorno…et voilà..miracolo (se riesce), se non riesce pazienza non era destino quest’anno, oppure sicuramente qualcosa era stato fatto male.
Il risultato è sorprendente, è venuta perfetta 10 giorni su 15, ed ironia della sorte, qual è uno dei giorni che non è venuta proprio tanto bene? proprio la notte tra il 28 ed il 29 giugno.
Ho ripetuto poi l’esperimento in casa, cioè cercando di ricreare le condizioni favorevoli.
Allora tutto si riconduce ad un semplicissimo principio:
la chiara dell’uovo ha una densità lievemente (ma proprio di poco) superiore a quella dell’acqua, quindi pesa di piu’, tenderà ad affondare sempre. Mettendo acqua fredda nel contenitore e posando il contenitore (quindi freddo) per terra , succederà sempre che la terra essendo piu’ calda dell’aria (in quel periodo e di notte), trasferirà calore alla base di vetro che a sua volta scalderà l’acqua sovrastante, creando i famosi moti convettivi, cioè l’acqua piu’ calda tenderà ad andare verso l’alto, solo che incontrando la resistenza dell’uovo, tenderà a piegarlo sulle parti esterne ed a formare la famosa barchetta.”
Ma veniamo alla tradizione: la Barca (o Barchetta) di San Pietro è una tradizione popolare rurale diffusa in tutto il Nord Italia, in particolare in Veneto, Trentino, Lombardia, Liguria e Piemonte.
Consiste nell’usanza di porre, nella notte fra il 28 e il 29 giugno (festività dei santi Pietro e Paolo), un contenitore di vetro riempito d’acqua su un prato e nel far colare nell’acqua un albume d’uovo. In alcune tradizioni, il contenitore deve essere lasciato per tutta la notte all’aria aperta, per assorbire la rugiada.
Il mattino seguente si dovrebbero trovare nell’acqua delle strutture, formate dall’albume, che ricordano le vele di una nave. Secondo il folklore popolare, sarebbero prodotte da San Pietro, che soffiando nel contenitore di vetro farebbe assumere all’albume la giusta conformazione.
In considerazione di come apparivano le “vele” si poteva trarre buono o cattivo auspicio di come sarebbe stata l’annata agraria, o sul proprio destino.
A questo proposito esistono almeno tre proverbi veneti che riguardano la festività dei Santi Pietro e Paolo.
« L’è vero, l’è vero l’è rivà San Piero.
L’è vero, l’è vero l’è rivà la barca de San Piero »
« Se piove a San Paolo e Piero piove par on ano intìero »
« Se te vol on bel zinquantin, semena prima de San Pierin »
A seconda della forma delle vele i contadini prevedevano le condizioni del tempo: le vele aperte indicavano la venuta del sole mentre le vele chiuse e sottili, l’arrivo della pioggia.
Si narra che quando nell’acqua si formi un bel veliero sia un buon auspicio per ottimi raccolti nell’arco dell’annata. L’effetto del veliero si vedrà fino a mezzogiorno, poi lentamente si dissolverà.
Secondo tradizione questa forma assunta dalla chiara dell’uovo è la barca di San Pietro, che alla vigilia della festa ha voluto mostrare la sua vicinanza ai suoi fedeli, in altri paesi si narra invece che sia la barca dell’apostolo Pietro, pescatore e traghettatore di anime, usata per diffondere nel mondo la fede di Cristo; in altri ancora si tramanda la storia che questa barca sia quella che Pietro ha usato per scendere all’ inferno e liberare la madre e accompagnarla in cielo.
Nel bergamasco si legge in maniera un po’ diversa l’oracolo dell’albume, se esso forma una barca con vela la sposa avrà un figlio e la zitella troverà marito.
Il culto di San Pietro risale al Medioevo quando i monaci Benedettini lo diffusero in territorio lombardo; nell’ottocento era popolare la leggenda secondo cui «nel giorno di San Pietro debba seguire temporale, perché il diavolo promette alla di lui madre di uscire dall’ inferno per quell’ anniversario», per questo motivo molti pescatori durante questa notte non escono in barca per timore di burrasche e temporali. In altri luoghi invece si pensa che questa notte sia proficua per la pesca, in altri ancora si narra ai ragazzi che le acque del lago siano infide perché la madre di San Pietro pretenderebbe un sacrificio umano, sempre la madre del santo è protagonista di altre leggende che la vedono invece benevola nei confronti dei raccolti perché nei periodi di siccità provvederebbe il 29 giugno a far cadere la pioggia per salvarli.
Ma perché si forma questa barca di San Pietro la notte del 29 giugno?
In realtà si formerebbe anche il giorno prima o il giorno dopo, perché le condizioni per cui questo fenomeno accada sono simili nei giorni intorno a quella data, sole caldo di giorno e temperature ancora fresche e umide di notte. Quindi, potete ancora provarci anche voi! Lo farete? Mandateci le vostre foto e le aggiungeremo alla gallery!