I militari del Comando Provinciale Guardia di Finanza di Milano hanno arrestato nelle scorse ore un soggetto residente a Bareggio, già noto alle Forze dell’ordine e alle cronache locali.
Nella mattinata di oggi, giovedì 18 febbraio, le Fiamme Gialle hanno anche avviato una serie di perquisizioni, eseguendo un sequestro preventivo d’urgenza su beni in possesso del soggetto indagato, per un valore complessivo di circa 6 milioni di euro, tra cui numerosi conti correnti, cassette di sicurezza, orologi di pregio, immobili ed autovetture.
Le complesse indagini, condotte dai Finanzieri della Compagnia di Magenta e coordinate dai Pubblici Ministeri Roberto Fontana e Luca Gaglio, hanno consentito di scoprire l’esistenza di un gruppo societario di fatto, riconducibile all’arrestato e alla sua ditta individuale, che ha visto coinvolte nel tempo varie società di capitali operanti nel settore delle carrozzerie e degli autonoleggi in diversi Comuni dell’hinterland milanese, come Bareggio, Magenta, Parabiago, San Giuliano Milanese, Cinisello Balsamo, Vigevano.
Secondo uno schema illecito replicato nel tempo, l’indagato svuotava ciclicamente le aziende, in parte trasferendone gli assets aziendali a nuove società intestate a prestanome, aventi anche le medesime sedi e gli stessi dipendenti, e in parte distraendone il patrimonio per scopi personali, anche attraverso una immobiliare, formalmente intestata al padre e usata come “cassaforte” del gruppo.
Come si legge in una nota fornita dalla Gdf, a fronte di un passivo fallimentare di oltre 3 milioni di euro a danno dei fornitori e soprattutto dell’Erario, le Fiamme Gialle magentine hanno dimostrato “distrazioni” ingiustificate per un milione e quattrocentomila euro. Oltre a ciò il collaudato sistema fraudolento aveva permesso di sottrarre al Fisco altri 4 milioni e mezzo di euro e di omettere i versamenti dovuti per 8 milioni.