Sono più di 4,3 milioni dallo scorso 24 febbraio, giorno dell’invasione russa dell’Ucraina, i bambini che si sono messi in marcia per fuggire dalla guerra insieme alle loro famiglie. Secondo l’Unicef, che sta monitorando il particolare momento storico, più di 1,8 milioni di questi bambini sono diventati rifugiati, mentre altri 2 milioni e mezzo sono sfollati sul territorio ucraino, per non essere colpiti dalle bombe.
E l’Unicef lancia un allarme: i bambini in fuga dalla guerra in Ucraina sono a rischio tratta. L’ondata massiccia di rifugiati rappresenta purtroppo la condizione favorevole alla tratta degli esseri umani, come rilevato dagli osservatori internazionali, tra i quali anche i referenti di Telefono Azzurro e dell’Intergruppo europeo sui Diritti dell’Infanzia.
Il tema è molto delicato, come la situazione dei minori che arrivano alle frontiere, come quella della Polonia, a volte da soli e senza documenti. Impossibile effettuare dei controlli approfonditi, nella situazione di emergenza dove gli stessi autisti o conducenti improvvisati di mezzi di fortuna, che offrono passaggi a chi fugge, diventano i tutori di questi bambini, e spesso manca un vero coordinamento degli aiuti.
Nelle ultime settimane è diventato sempre più intenso il lavoro delle associazioni e delle organizzazioni internazionali per i diritti dei bambini ucraini e la loro tutela, affinchè arrivino in luoghi di pace in tutta sicurezza.