In seguito alla decisione della Questura di Milano di chiudere il Circolo Bell’Unione di Canegrate, noto ritrovo sociale in via Volontari della Libertà, in zona stazione, per una settimana dal 4 febbraio, i suoi coordinatori hanno scelto di commentare nelle scorse ore il provvedimento, adottato in seguito a ripetuti episodi vandalici accaduti all’esterno del locale, e che nei mesi scorsi hanno reso necessario l’intervento delle Forze dell’ordine.
“Il Circolo è frequentato al mattino da molti avventori (visto la vicinanza con la stazione), e al pomeriggio da decine di anziani che si ritrovano in assoluta tranquillità e armonia, socializzando tra loro e giocando a carte. Adiacente ai locali del Circolo ci sono poi due sale dedicate alla Cultura e agli spettacoli e sono frequentate da innumerevoli cittadini canegratesi (queste sale rimarranno aperte). Prendiamo atto poi che nel tardo pomeriggio (alle 20 il Circolo chiude) sono accaduti dei fatti incresciosi, sfociati in risse, che hanno turbato l’ordine pubblico e il quieto vivere degli avventori del bar. Episodi che si stanno ripetendo anche in altri locali di Canegrate. Pensiamo che la chiusura, se anche di una sola settimana, non risolva il problema e crei soltanto un danno economico alla Società Arcobaleno che gestisce il Circolo e alle loro quattro dipendenti.
Chiediamo l’intervento più concreto delle Forze dell’ordine nell’individuare i responsabili di tali atti vandalici e delinquenziali. La Cooperativa si è sempre resa disponibile a collaborare in qualsiasi modo anche oneroso, come con l’installazione di telecamere, per risolvere il problema. Siamo amareggiati, pur comprendendo la legittimità del provvedimento: per l’azione di pochi, ci sta rimettendo un’intera comunità”, come si legge nella nota diffusa dal CdA del Circolo.
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Atti vandalici fuori dal circolo: il Bell’Unione commenta la chiusura stabilita dal questore
In seguito alla decisione della Questura di Milano di chiudere il Circolo Bell’Unione di Canegrate, noto ritrovo sociale in via Volontari della Libertà, in zona stazione, per una settimana dal 4 febbraio, i suoi coordinatori hanno scelto di commentare nelle scorse ore il provvedimento, adottato in seguito a ripetuti episodi vandalici accaduti all’esterno del locale, e che nei mesi scorsi hanno reso necessario l’intervento delle Forze dell’ordine.
“Il Circolo è frequentato al mattino da molti avventori (visto la vicinanza con la stazione), e al pomeriggio da decine di anziani che si ritrovano in assoluta tranquillità e armonia, socializzando tra loro e giocando a carte. Adiacente ai locali del Circolo ci sono poi due sale dedicate alla Cultura e agli spettacoli e sono frequentate da innumerevoli cittadini canegratesi (queste sale rimarranno aperte). Prendiamo atto poi che nel tardo pomeriggio (alle 20 il Circolo chiude) sono accaduti dei fatti incresciosi, sfociati in risse, che hanno turbato l’ordine pubblico e il quieto vivere degli avventori del bar. Episodi che si stanno ripetendo anche in altri locali di Canegrate. Pensiamo che la chiusura, se anche di una sola settimana, non risolva il problema e crei soltanto un danno economico alla Società Arcobaleno che gestisce il Circolo e alle loro quattro dipendenti.
Chiediamo l’intervento più concreto delle Forze dell’ordine nell’individuare i responsabili di tali atti vandalici e delinquenziali. La Cooperativa si è sempre resa disponibile a collaborare in qualsiasi modo anche oneroso, come con l’installazione di telecamere, per risolvere il problema. Siamo amareggiati, pur comprendendo la legittimità del provvedimento: per l’azione di pochi, ci sta rimettendo un’intera comunità”, come si legge nella nota diffusa dal CdA del Circolo.
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