Sono stati ascoltati nelle scorse ore dai giudici del Tribunale dei ministri di Brescia, l’ex primo ministro Giuseppe Conte e l’ex ministro della Salute, Roberto Speranza, tra gli indagati nell’inchiesta della procura di Bergamo, avviata per fare chiarezza sulla presunta cattiva gestione del Covid-19, prima ondata, in Val Seriana.
Conte e Speranza devono rispondere, in particolare, di omicidio colposo e di epidemia colposa.
Giuseppe Conte, presidente del Movimento Cinque Stelle, ha ricostruito nel suo racconto ai giudici i fatti accaduti tra il 26 febbraio e il 6 marzo del 2020. I suoi legali hanno promesso a breve la presentazione di un documento di memoria. I legali di Speranza hanno depositato già una memoria difensiva, quindi l’ex ministro è stato interrogato a sua volta, rimarcando la sua estraneità ai capi di accusa.
Entrambi, Conte e Speranza, si sono detti fiduciosi che la vicenda si chiarisca al più presto e termini altrettanto il fretta questo particolare momento, certi di aver agito nel modo migliore nella gestione dell’emergenza pandemica.
