Li stanno elaborando per metterli al servizio della sicurezza e delle missioni mirate ai salvataggi: sono i droni di nuova generazione in grado di piegare le ali come fanno i volatili, per entrare attraverso spazi stretti, feritoie, piccole fessure.
I ricercatori di Zurigo, impegnati nello studio della tecnologia legata ai droni, in queste ultime settimane ne hanno elaborato dei modelli che possono piegare le ali in presenza di ostacoli, in particolare di passaggi stretti, in cui procedere senza arrestarsi.
Come è stato raccontato da alcune riviste specializzate, in realtà i droni potrebbero anche scegliere autonomamente quali percorsi migliori affrontare, per arrivare a destinazione. I tecnici preposti alla loro implementazione stanno studiando sempre nuovi algoritmi che dovrebbero permettere ai droni di “comprendere” da soli, in un certo senso, quali percorsi migliori compiere, soprattutto in situazioni difficili, come perlustrando per cercare persone in difficoltà, in grotte, case, strutture o edifici crollati.