I dati raccolti hanno evidenziato una marcata stagionalità di tutti gli inquinanti monitorati, con concentrazioni molto più elevate nei mesi più freddi della campagna. Questo è dovuto sia alle sorgenti aggiuntive presenti durante l’inverno (a esempio il riscaldamento), sia alle particolari condizioni meteorologiche più favorevoli all’accumulo degli inquinanti.
Si legge così nel capitolo delle conclusioni della relazione di ARPA Lombardia, consegnata nei giorni scorsi al Comune di Legnano, quali risultati della campagna di monitoraggio della qualità dell’aria, che aveva richiesto l’Amministrazione comunale stessa.
“La relazione fornisce un’analisi preliminare delle misure d’inquinamento atmosferico effettuate a Legnano in via Castello angolo via Pietro Toselli dal 21 gennaio al 22 febbraio e dal 16 giugno al 19 luglio 2016. Nello specifico sono stati presentati i risultati principali per PM10, PM2.5 e benzo(a)pirene, inquinanti integrativi rispetto a quelli già monitorati in continuo nella stazione fissa della rete di monitoraggio regionale posta in via Matteotti angolo via Diaz (ossidi di azoto e ozono)”, si legge nel documento dell’ARPA.
Scopo delle verifiche, integrare e confrontare i dati delle stazioni fisse di rilevazione degli inquinamenti presenti sul territorio con le misure di PM10, PM2.5 e degli idrocarburi policiclici aromatici (IPA).
Le misurazioni sono state effettuate mediante un laboratorio mobile, provvisto di vari analizzatori automatici.
La rilevazione richiesta ad ARPA è collegata alla proposta “Respiriamo per vivere, non per morire”, votata dai cittadini nel corso della prima edizione del Bilancio Partecipativo. Emersa purtroppo la non eseguibilità della proposta, che consisteva nell’acquisto di una centralina, poiché le rilevazioni non sarebbero state certificate, si è deciso di destinare parte delle risorse verso la riqualificazione delle rilevazioni sugli inquinamenti PM10 – PM 2,5 – IPA nel territorio cittadino, con la collaborazione di ARPA Lombardia.