Si terrà dal 26 febbraio al 6 marzo, a Busto Arsizio, la prima edizione della “Settimana della Cucina Bustocca”, promossa dal Magistero dei Bruscitti, con il patrocinio e la collaborazione dell’Amministrazione comunale. Cibo di una volta, ricette tradizionali, ricordi ed emozioni in tavola sono quanto si potrà trovare in una decina di ristoranti che aderiscono al progetto, e che per tutta la settimana dell’evento proporranno nei loro menu almeno una specialità tra Bruscitti, Risotto e luganega, Polpette con le verze e Rustisciana.
“L’iniziativa ”Settimana della cucina bustocca” ha il merito di promuovere contemporaneamente le nostre tradizioni, in questo caso declinate nella nobile forma dei piatti tipici locali, e le nostre attività commerciali, nello specifico alcuni ristoranti della città. Come naturale conseguenza, il nostro territorio e il suo sviluppo. Un progetto illuminato ideato dal Magistero dei Bruscitti, associazione culturale che siede al Tavolo Identità, che bene si inserisce nella poliedrica azione di promozione del territorio che l’Amministrazione comunale sta conducendo su più fronti e che, anche per questo, patrocina e promuove con convinzione”, ha commentato il vicesindaco e assessore a Cultura, Identità e Sviluppo economico, Manuela Maffioli.
“Le rassegne dedicate alle eccellenze gastronomiche hanno sempre successo e così abbiamo pensato di proporre questa iniziativa nella nostra Busto: ci auguriamo che sia i bustocchi, sia chi verrà da fuori potranno apprezzare i piatti della tradizione che saranno cucinati rigorosamente secondo le nostre ricette originali”, ha detto il Maestro Edoardo Toia.
A tutti coloro che assaggeranno una delle golosità della cucina bustocca, sarà regalata la ricetta originale dei Bruscitti di Busto Arsizio, in modo che possano replicare il piatto anche a casa, in famiglia, e far conoscere i segreti delle preparazioni anche ai più giovani.
Dopo questa edizione organizzata in concomitanza con il Carnevale, è possibile che nel 2022 la Settimana si svolga due volte: l’intenzione del Magistero è infatti quella di calendarizzare definitivamente l’iniziativa in autunno, subito dopo il Dì dei Bruscitti che tradizionalmente si celebra il secondo giovedì di novembre.