lunedì, 19 Maggio 2025
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Arriva il prefetto di Milano a Legnano per fare il punto sulla città che cambia

Particolare incontro questa mattina, martedì 13 dicembre, a Legnano, a Palazzo Malinverni, sede del municipio, tra il prefetto di Milano Renato Saccone e il sindaco Lorenzo Radice, e i rappresentanti di tutte le Forze dell’ordine locali, che hanno conversato a proposito di alcuni temi di attualità, nell’ambito del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza.

Saccone ha incontrato la stampa locale al termine della seduta del Comitato, per scambiare alcune impressioni sulla città, specificando che il Comitato si è riunito oggi proprio a Legnano non perchè ci siano qui dei problemi particolari, ma perchè sul fronte dell’ordine pubblico e della sicurezza Legnano ha ben connotate caratteristiche di autonomia e responsabilità.

Siamo qui per fare il punto sulla città che cambia. E le trasformazioni cambiano anche la società. A Legnano un punto forte è il lavoro di squadra tra le Forze dell’ordine presenti, praticamente tutte, con anche i Vigili del fuoco, e le istituzioni. Gli organici lavorano a pieno regime, per far fronte ai cambiamenti”, ha detto Saccone.

Saccone ha insistito sull’importanza del controllo dinamico della città, decisamente vincente. A fronte di un progetto di prevenzione delle situazioni critiche, la tutela della sicurezza e della salute dei cittadini passeranno attraverso gli esercizi commerciali e l’area del parco Falcone e Borsellino, per scongiurare condizioni di illegalità.

Legnano è una realtà molto viva che sa affrontare le situazioni. Anche qui accadono atti predatori e spaccio di stupefacenti, ma non c’è emergenza, soltanto molta attenzione. Il 2022 è stato anche l’anno del “risveglio” delle attività, dopo la pandemia, cui Legnano risponde bene. I casi isolati non fanno fenomeno. Certo le priorità operative sono da intendersi quale rafforzamento dei controlli già in essere”, ha spiegato il prefetto.

Sul fronte della microcriminalità la città è pronta a rispondere non soltanto con la repressione, ma anche con la rigenerazione urbana. Piuttosto, lo spaccio nei boschi dei dintorni alimenta la criminalità organizzata, che ha interessi ovunque, con attività senza confine.
Essenziale fare prevenzione anche nelle scuole, con incontri che spieghino ai ragazzi il valore della legalità, contro la violenza e gli abusi: “Dobbiamo avere fiducia nelle nuove generazioni, nei ragazzi”.

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