Lo ha annunciato nelle scorse ore il presidente del Consiglio Mario Draghi: dalla seconda metà di maggio sarà possibile viaggiare in Italia anche tra regioni di diverso colore, con il “pass verde nazionale”, in attesa che sia istituito quello “green europeo”, previsto per la metà di giugno.
Si tratterà di una certificazione che riporterà per ogni cittadino i dati dell’avvenuta vaccinazione anti Covid-19 (due dosi, con farmaco riconosciuto EMA), oppure il certificato di guarigione da contagio, o un tampone con esito negativo effettuato nelle 48 ore precedenti lo spostamento.
Draghi ha illustrato la novità nel corso della riunione dei ministri del turismo del G20, cui ha partecipato anche il ministro alla partita Massimo Garavaglia. Entrambi hanno sottolineato l’importanza della ripartenza del turismo per il Paese, settore cui si guarda con particolari strategie volte al suo rilancio, anche nei confronti degli stranieri, da sempre interessati a compiere viaggi per visitare l’Italia.
Secondo i dati di Bankitalia elaborati dalla Coldiretti, nel 2020 l’emergenza sanitaria ha ridotto di circa 26 miliardi di euro le spese dei viaggiatori stranieri in Italia, crollate di quasi il 60% rispetto al 2019.
Al Governo si lavora per rivedere anche la misura del coprifuoco dalle 22 alle 5, con il monitoraggio costante dell’andamento della pandemia. La restrizione potrebbe essere modificata nelle prossime settimane.