Si chiama Bianca la protagonista del nuovo cortometraggio Disney che chiama giovani e adulti a riflettere sul tema dell’inclusivitá.
La giovane, come moltissime ragazze in tutto il mondo, sogna di diventare una ballerina, ma si scontra con la realtà di una fisicità diversa da quella comunemente richiesta per questo tipo di arte.
Tuttavia, la sua fisicità importante non le nega grazia o virtuosismi tecnici nel movimento.
Bianca però, in un mondo che sposa il concetto di corpo “perfetto” contro “non perfetto”, subisce il disagio, i dubbi e il rifiuto della propria immagine.
La ragazza combatte quindi quotidianamente contro il proprio riflesso perché convinta ci sia qualcosa che non va in lei, nelle sue misure e nelle le forme, che non sono in sintonia con i modelli di bellezza sponsorizzati.
Il personaggio di Bianca pone quindi l’attenzione sul tema della dismorfia corporea ed è ispirato al movimento del “body positivity”.
Il cortometraggio rientra in un pio progetto della casa cinematografica per promuovere la diversità cercando di far comprendere ai piú giovani che ogni corpo è bello, al di là delle dimensioni, della forma o del colore della pelle.